Il Tribunale Ecclesiastico Pedemontano
Questo Tribunale, come gli altri in Italia, fu istituito con il Motu Proprio “Qua Cura” del Sommo Pontefice Pio XI l’8 dicembre 1938, venne costituito nel suo organico dai Vescovi della Regione Ecclesiastica Piemontese il 27 settembre 1939 ed iniziò la sua attività il 1° gennaio del 1940.
Non è un Tribunale Ordinario, ma un Tribunale Speciale con competenza esclusiva sulle cause di nullità di matrimonio, che sono così state sottratte ai Tribunali diocesani che ogni chiesa particolare dovrebbe avere e non solo sulla carta. È un Tribunale di prima e seconda istanza. Giudica in prima istanza con competenza territoriale sulle diocesi della Regione Ecclesiastica Piemontese, che comprende anche la Valle D’Aosta, e giudica in seconda istanza gli appelli provenienti dal Tribunale Ecclesiastico Regionale Ligure.
Sulle cause decise in primo grado definitivo di giurisdizione dal Tribunale Regionale Piemontese e appellate è competente, per il secondo grado, il Tribunale Lombardo, anche se le parti possono avvalersi altresì del diritto di ricorrere in appello direttamente al Tribunale Apostolico della Rota Romana, che nel caso concreto funge da Tribunale di secondo grado. Una causa decisa affermativamente con sentenza di primo grado a Torino, dopo la riforma di Papa Francesco, diventa definitiva ed esecutiva, in assenza di impugnazione da parte di chi si considera gravato o del Difensore del vincolo.
Entrato in vigore il Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus, in data 19 gennaio 2016 i Vescovi della Conferenza Episcopale Piemonte e Valle d’Aosta hanno deciso che il Tribunale interdiocesano per tutte le Diocesi è il Tribunale Ecclesiastico Regionale Piemontese, sia per i processi ordinari che per i processi più brevi che verranno decisi dal Vescovo diocesano.
I Vescovi di sedici diocesi piemontesi, riuniti a Spotorno per gli esercizi spirituali, hanno costituito il 29 novembre 2017 il "Tribunale ecclesiastico interdiocesano piemontese (TEIP)" che subentra al Tribunale ecclesiastico regionale piemontese (TERP) in seguito al recesso della diocesi di Alessandria deciso dal Vescovo S.E. Mons. Guido Gallese. Nel Decreto il TEIP succede in locum et ius al TERP, mantenendo immutate le sedi di appello e assumendo inoltre l'appello per il Tribunale ecclesiastico della diocesi di Alessandria.